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Accessibilità Web: Guida Completa alle WCAG (anche se non sei uno sviluppatore)

Photo by Compare Fibre on Unsplash
L’accessibilità web significa costruire siti che tutti possano usare: persone con disabilità visive, motorie, uditive o cognitive, ma anche chi naviga con uno smartphone sotto il sole o con una connessione lenta.
Spesso si pensa che sia una questione “per gli enti pubblici” o “solo per i ciechi”. In realtà, un sito accessibile è semplicemente un sito più chiaro, leggibile e usabile da tutti. Anche chi non ha disabilità ne beneficia: contenuti più ordinati, navigazione più fluida, minore frustrazione.
Indice dei contenuti
WCAG: cosa sono e perché sono importanti
Le WCAG (Web Content Accessibility Guidelines) sono linee guida internazionali, create dal W3C, che spiegano come rendere un sito accessibile. Sono adottate a livello globale e fungono da riferimento sia per i siti pubblici che privati.
Sono divise in tre livelli di conformità:
- Livello A: requisiti minimi per rendere un sito utilizzabile
- Livello AA: livello consigliato, copre la maggior parte dei problemi di accessibilità comuni
- Livello AAA: livello avanzato, spesso difficile da implementare nella sua totalità
Seguirle non è obbligatorio per tutti, ma è fortemente consigliato. Anche se il tuo sito non è soggetto a obblighi legali, rispettare le WCAG:
- migliora l’esperienza utente, migliorando la leggibilità e usabilità per tutti
- contribuisce a una migliore indicizzazione da parte dei motori di ricerca
- rafforza la tua reputazione come professionista/azienda attento/a e affidabile
I 4 principi WCAG spiegati in modo semplice (POUR)
L’acronimo P.O.U.R. sta per Perceivable, Operable, Understandable e Robust. Sono i pilastri su cui si basa ogni sito accessibile.
1. Perceivable – Percepibile
Le informazioni devono essere percepibili da tutti, anche con disabilità sensoriali.
- Usa testi alternativi (alt text) per descrivere le immagini
- Assicura contrasto sufficiente tra testo e sfondo
- Fornisci sottotitoli e trascrizioni per i contenuti multimediali
- Evita di trasmettere informazioni solo con il colore
2. Operable – Utilizzabile
Il sito deve poter essere usato anche senza mouse o in condizioni particolari.
- Si può usare con tastiera, senza mouse
- Progetta menu e bottoni grandi e chiari, adatti anche a utenti con disabilità motorie
- Evita elementi che lampeggiano (pericolosi per chi soffre di epilessia)
3. Understandable – Comprensibile
Chi naviga il sito deve riuscire a capirne contenuti e funzionamento.
- Usa linguaggio semplice, senza gergo tecnico
- Mantieni coerenza nella struttura e nei comandi (es. lo stesso menu su ogni pagina)
- Fornisci indicazioni e conferme chiare nei form o nelle azioni importanti
4. Robust – Robusto
Il sito deve funzionare bene con diverse tecnologie, anche nel futuro.
- Scrivi codice HTML semanticamente corretto
- Assicurati che il sito funzioni con screen reader e altri strumenti assistivi
- Testa la compatibilità con browser diversi e dispositivi mobili
Cosa puoi fare concretamente (anche senza scrivere codice)
Non è necessario essere uno sviluppatore per fare la differenza. Azioni semplici, ma mirate, possono migliorare drasticamente l’accessibilità:
- Aggiungi descrizioni alle immagini (campo “Alt” o “Testo Alterativo” quando carichi un’immagine in WordPress)
- Usa titoli gerarchici: H1 per il titolo principale, H2 per i sottotitoli, H3 per i sottoparagrafi, ecc. aiuta sia utenti che motori di ricerca
- Evita testi colorati senza sufficiente contrasto: usa strumenti come WebAIM Contrast Checker. Un testo grigio chiaro su sfondo bianco può essere invisibile per molti
- Usa testi dei link descrittivi: scrivi “Vai alla pagina dei servizi” invece di “clicca qui”
- Controlla che il sito funzioni da tastiera: tabulazione tra i link, tasti invio per confermare
- Offri alternative testuali ai video: (sottotitoli, trascrizioni)
- Organizza i contenuti: paragrafi brevi, usa elenchi puntati per facilitare la lettura
Come testare l’accessibilità del tuo sito
Anche qui, non serve essere tecnici. Esistono strumenti gratuiti che ti mostrano cosa migliorare:
- WAVE: analizza una pagina e segnala problemi di accessibilità
- Chrome DevTools >Lighthouse (già integrato in Chrome) – Crea un report con suggerimenti pratici
Esistono anche dei plugin WordPress, ma io preferisco non installare componenti aggiuntivi che possono rallentare il sito ed usare strumenti esterni.
Accessibilità e SEO: alleati naturali
Le buone pratiche per l’accessibilità coincidono spesso con le migliori pratiche SEO:
- Alt text: il testo alternativo migliora l’indicizzazione delle immagini
- Titoli ben strutturati: la chiarezza semantica consente ai motori di ricerca di comprendere e indicizzare meglio i tuoi contenuti
- Link descrittivi: maggiore pertinenza per Google
- Esperienza utente fluida: una migliore esperienza significa sessioni più lunghe sul sito ed un miglior ranking
È obbligatoria? La situazione legale
In Italia, l’accessibilità è obbligatoria per enti pubblici e siti legati alla Pubblica Amministrazione. Dal 2025, il European Accessibility Act estenderà l’obbligo a molti servizi privati (es. e-commerce, banche, ecc.). Anche se non obbligatoria oggi, sarà sempre più importante, adeguarsi in anticipo è una scelta intelligente.
Conclusione: Accessibilità Web per tutti significa un sito migliore per tutti
L’accessibilità non è solo una questione etica o legale. È usabilità, leggibilità e inclusività. Significa costruire un sito che tutti possano usare senza fatica, anche chi non vede bene, chi è dislessico o chi semplicemente ha fretta.
Anche piccole modifiche rendono il tuo sito più chiaro, professionale e accogliente.
Inizia oggi: scegli un punto da migliorare, testa il tuo sito e offri un’esperienza davvero accessibile. Per tutti.
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