Oggi conviene sviluppare una PWA invece di un’app tradizionale? Io dico sì.

conviene sviluppare una PWA?

Negli ultimi anni ho lavorato su diverse app mobile, alcune sviluppate da zero, altre ereditate da clienti che le avevano inizialmente affidate ad altri developer. Alcune erano native, quindi con doppia codebase per iOS e Android, altre sfruttavano una sola codebase cross-platform. Ma oggi conviene sviluppare una PWA invece di un’app tradizionale?

All’inizio ero affascinato dal mondo degli store: la promessa di visibilità immediata, un mercato più pulito e controllato, la sensazione che un’app fosse qualcosa di “ufficiale” e diffusa.

Con il tempo, però, ho imparato che gli store non sono così semplici da gestire, soprattutto per chi lavora in realtà medio-piccole. I motivi principali li ho sperimentati direttamente e li elenco qui, perché spesso non vengono raccontati nei post tecnici o promozionali.


I problemi concreti delle app tradizionali

Questi alcuni, forse i più rilevanti, problemi che ho identificato:

1. Time to market lento e incerto

Se lavori per grandi aziende come Meta, puoi rilasciare nuove versioni ogni giorno. Ma per una startup o una PMI, ogni aggiornamento può richiedere da qualche giorno a due settimane di attesa.

In un mondo digitale che corre veloce, questo diventa un vero problema: bug corretti tardi, nuove funzionalità arrivate in ritardo, utenti insoddisfatti. Il tempo non è più un lusso: è un fattore competitivo.

2. Discrezionalità delle approvazioni

Apple, Google e altri store hanno linee guida che, a volte, sono interpretative. Il rischio concreto è che un’app possa essere rifiutata perché “il servizio potrebbe essere fornito da un browser” o perché non utilizza determinate Api.

Anche se personalmente non mi è mai capitato, l’idea stessa che il mio lavoro possa essere bloccato da una decisione soggettiva è frustrante. In più, il processo di revisione è opaco: non sai mai quanto tempo durerà e chi deciderà sul tuo rilascio successivo.

3. Vincoli sui pagamenti

Gli store impongono sistemi di pagamento proprietari e commissioni elevate. Ci sono stati casi noti di aziende che hanno abbandonato gli store proprio per questo motivo.

Io ho avuto esperienza diretta di un blocco legato ai pagamenti: il rilascio dell’app veniva fermato fino a chiarimenti e argomentazioni da parte del cliente. Il risultato? tempo perso, stress e incertezza, perché non sai mai se il prossimo reviewer deciderà diversamente.

4. Aggiornamenti obbligatori e vincoli tecnici

Dopo pochi mesi, framework, API minime o policy degli store cambiano. Questo significa che devi rilasciare nuove build obbligatorie anche solo per mantenere la compatibilità.

Se non accumuli abbastanza modifiche da giustificare una nuova release, rischi di rimanere indietro o di lavorare su versioni obsolete. Un circolo vizioso di aggiornamenti, test, build e approvazioni.

Ogni volta che arriva un’email dallo store è certo che ci saranno nuove richieste, spesso con tempi stretti. A volte si tratta di aggiornare il target API, con conseguente revisione dei framework e del codice, altre volte di modifiche alla logica dei permessi, che obbligano a cambiare i flussi di autorizzazione. Capita persino di ricevere messaggi criptici, come “Google Play richiede che tutte le app destinate ad Android 15 e versioni successive supportino le dimensioni delle pagine di memoria di 16 kB”.

In sostanza: troppa discrezionalità e interventi forzati. È lavoro, quindi potrebbe sembrare una buona notizia per un developer, ma io ho sempre preferito relazioni sane con i clienti, e non amo dover presentare spese impreviste che derivano da vincoli esterni e non da esigenze reali del progetto.


L’alternativa: le Progressive Web App (PWA)

Le PWA sono state inizialmente osteggiate dagli store:

  • prima le push notification erano solo su Android
  • poi su iOS, dopo un periodo sono sparite di nuovo
  • infine reintegrate grazie alla pressione dei developer

Ma oggi le PWA funzionano su tutti i principali browser, sono installabili come un’app e possono inviare notifiche push, funzionare offline e aggiornarsi automaticamente.

Cosa sono in termini semplici?

Una Progressive Web App è una web app avanzata, con comportamenti simili a un’app tradizionale:

  • installabile sul dispositivo
  • accesso a funzionalità moderne (push, offline, geolocalizzazione)
  • aggiornamenti automatici
  • esecuzione veloce e fluida

In pratica, una PWA è un’app leggera, autonoma e indipendente dagli store, senza perdere l’esperienza utente di un’app tradizionale.


Perché oggi conviene scegliere una PWA

Vediamo come i problemi delle app tradizionali si trasformano in vantaggi concreti:

Problema app tradizionaleVantaggio PWA
Time to market lentoAggiornamenti immediati sul server, release istantanee
Discrezionalità degli storeNessuna approvazione necessaria, zero rischi di rifiuto
Vincoli sui pagamentiPossibilità di integrare sistemi di pagamento indipendenti
Aggiornamenti obbligatoriAggiornamento automatico, sempre ultima versione per l’utente
Costi di manutenzioneUna sola codebase, niente doppia gestione iOS/Android
Installazione complessaInstallazione semplificata via “Aggiungi alla home”
Dipendenza dagli storeAutonomia completa, gestione diretta dei contenuti
Problema app tradizionaleVantaggio PWA

In sintesi: più veloce, più economico, più autonomo e meno stressante.

Con una PWA, il debug di eventuali problemi è più semplice e immediato: l’app è online, posso abilitare log al volo e disattivarli quando non servono.

Posso anche programmare modifiche mirate: per esempio, creare un layout alternativo per un evento e rilasciarlo in un giorno e un orario preciso. Oppure reagire a un fatto di attualità e trasformare rapidamente l’esperienza dell’app.

Questa velocità di adattamento è uno dei vantaggi più sottovalutati delle PWA, ma oggi è forse il più importante: in un contesto digitale che cambia di ora in ora, la possibilità di rispondere subito alle esigenze è ciò che fa la differenza.


Complicazioni e punti da considerare

Naturalmente, le PWA non sono perfette. Alcune sfide:

  • Gestione di più piattaforme: anche con React, Vue o SvelteKit, gestire diversi browser e sistemi operativi può richiedere esperienza.
  • Accesso limitato ad alcune API native: ad esempio NFC, HealthKit o funzionalità molto specifiche.
  • Prestazioni estreme: in app molto complesse con grafica pesante, le native possono ancora avere un leggero vantaggio.

Detto questo, per gran parte dei servizi digitali, la PWA offre tutto ciò di cui serve, con costi e tempi ridotti.


Conclusione: conviene sviluppare una PWA invece di un’app tradizionale?

Oggi, sviluppare una PWA ha senso per molte aziende e progetti. Le app native restano una scelta valida quando servono funzionalità hardware avanzate o performance estreme, ma nella maggior parte dei casi le PWA offrono:

  • autonomia dal mercato degli store
  • aggiornamenti immediati e automatici
  • costi di sviluppo e manutenzione ridotti
  • esperienze utente moderne e installabili

Io, dopo anni di esperienza tra app native e store, dico sì: oggi conviene sviluppare una PWA.

Le PWA rappresentano la via moderna per portare servizi digitali agli utenti, senza il peso degli store e con tutti i vantaggi di un’app moderna.


FAQ sulle Progressive Web App (PWA)

Le PWA funzionano su iOS come su Android?

Sì, oggi le PWA funzionano sia su iOS che su Android, ma con qualche differenza. Su Android l’esperienza è molto completa: installazione immediata, notifiche push, accesso a funzioni avanzate del dispositivo. Su iOS le PWA sono installabili da Safari e supportano le principali funzionalità, anche se alcune API native sono più limitate (ad esempio NFC o HealthKit). Per la maggior parte dei progetti, però, l’esperienza è praticamente identica a quella di un’app tradizionale.

Posso ricevere notifiche push anche con una PWA?

Sì, le PWA possono inviare notifiche push, sia su desktop che su mobile. Per anni questa funzione è stata disponibile solo su Android, mentre iOS l’ha introdotta più di recente. Oggi è possibile integrarle facilmente, con un comportamento simile a quello delle app native. È una delle funzionalità più richieste, perché permette di mantenere il contatto con gli utenti anche dopo che hanno chiuso l’app.

Quanto costa sviluppare una PWA rispetto a un’app tradizionale?

In generale, sviluppare una PWA è più economico di un’app tradizionale, soprattutto perché non serve mantenere due codebase separate (iOS e Android). Si lavora su una sola base web che funziona ovunque, con costi di sviluppo e manutenzione ridotti anche del 30–50%. Ovviamente il prezzo finale dipende dalla complessità del progetto, ma per PMI e startup la PWA è spesso la scelta più sostenibile.

Le PWA funzionano offline?

Sì, uno dei punti di forza delle PWA è la capacità di funzionare offline grazie ai Service Worker. Questo significa che gli utenti possono navigare alcune sezioni, rileggere contenuti già scaricati o interagire con l’app anche senza connessione. Non tutte le funzioni saranno disponibili, ma l’esperienza utente resta fluida e continua, riducendo l’abbandono in caso di rete instabile.


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