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Quando Memcache peggiora le performance di PrestaShop: un caso reale

Migliorare le performance di PrestaShop senza toccare il server o aumentare i costi fissi è un traguardo ambito da molti. Ma in questo progetto, il risultato è stato sorprendente: un tentativo di ottimizzazione ha inizialmente causato un forte calo delle prestazioni.
Ottimizzare le performance di PrestaShop è fondamentale per migliorare la user experience, ridurre i tempi di caricamento e aumentare le conversioni. Anche piccoli interventi tecnici possono avere un impatto significativo sulle vendite e sulla percezione del brand.
Il punto di partenza
Il cliente aveva un sito particolarmente lento, sia nelle pagine pubbliche non in cache sia nel backoffice. Operare sul sito era difficile: ogni click richiedeva tempi di attesa notevoli.
Il mio compito era migliorare le performance di PrestaShop attraverso ottimizzazioni onsite, senza ricorrere a soluzioni che comportassero un aumento dei costi di infrastruttura.
Il mio intervento
Ho iniziato concentrandomi su interventi mirati a migliorare l’esecuzione del codice e la gestione della memoria, senza modificare l’infrastruttura esistente.
Ho eseguito diverse ottimizzazioni:
- Abilitazione di opCache per PHP
 - Aggiunta di indici al database
 - Attivazione di Memcache
 
Con mia sorpresa, dopo queste modifiche, il sito era diventato più lento di prima. Alcune pagine non in cache impiegavano 50 secondi o più a caricarsi. Anche il backoffice soffriva di ritardi importanti.
Era chiaro: qualcosa nell’ottimizzazione stava creando un cortocircuito.
L’approccio sicuro: staging
Per evitare rischi in produzione, ho creato una copia di staging del sito: stessa configurazione, stessi dati, stessi ordini e carrelli.
Qui ho potuto:
- Rimuovere tutte le ottimizzazioni
 - Riattivarle una alla volta, monitorando l’effetto sulle performance
 
La scoperta: Memcache
Tutte le ottimizzazioni funzionavano correttamente, tranne Memcache.
- Con Memcache attivo, alcune pagine non in cache arrivavano a 50 secondi di caricamento
 - Disattivandolo, i tempi tornavano a pochi secondi
 
Il problema era legato alla complessità dei prodotti: centinaia di dimensioni, colori e attributi, che generavano oggetti PHP molto grandi. Memcache, in questo scenario, non accelerava nulla ma aggiungeva:
- Overhead di serializzazione/deserializzazione degli oggetti grandi. Quando salviamo dati in una cache, spesso dobbiamo “impacchettarli” (serializzare) per poterli memorizzare e poi “disimballarli” (deserializzare) per riutilizzarli. Se i dati sono grandi, questo processo può richiedere molto tempo e rallentare tutto. È come dover smontare e rimontare un grande mobile ogni volta che vuoi usarlo.
 - Contesa su memoria condivisa, con lock e attese.
Se più persone (o programmi) vogliono usare la stessa cache nello stesso momento, devono aspettare il loro turno per evitare conflitti, usando dei “blocchi” (lock). Questo può creare code e ritardi, un po’ come dover condividere un corridoio stretto: tutti devono aspettare prima di passare. - Dati non persistenti, rendendo la cache un semplice peso aggiunto.
La cache è temporanea: se il server si spegne o si cancella, i dati vanno persi. Se la cache non aggiunge davvero valore (cioè non accelera l’accesso ai dati utili), diventa solo un peso in più, come avere una stanza piena di scatoloni che non usi mai. 
Questo caso dimostra che ogni strumento di caching deve essere valutato nel contesto specifico del progetto: ciò che accelera un e-commerce può rallentarne un altro, a seconda del tipo di dati e della struttura di PrestaShop.
Conclusioni pratiche
- Non sempre più cache = più veloce
Memcache è utile per dati leggeri e frequentemente riutilizzati, ma non per oggetti PHP molto grandi. 
- Valutare alternative
Redis, con supporto per oggetti più complessi e gestione più avanzata dei lock, può essere migliore.
In alcuni casi, è più veloce fare query ottimizzate direttamente al database. - Profilare prima di abilitare cache
Prima di attivare Memcache in produzione, testare con un clone del sito (staging) e monitorare le performance. 
Se gestisci un e-commerce PrestaShop e vuoi migliorare la velocità del tuo sito senza cambiare server, un’analisi tecnica mirata può rivelare margini di miglioramento sorprendenti.
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